Team Italy - Sintesi del progetto
I documenti digitali e le applicazioni che li generano interessano ogni aspetto dell'economia, della ricerca, del governo e della vita privata.
Le e-mail, il voto elettronico, i dati di ricerca e di sondaggio, i documenti finanziari e l’arte digitale sono solo alcuni dei materiali usati nel quotidiano della società moderna.
I detentori di questi documenti necessitano di conservarli in modo tale che la loro affidabilità, accuratezza e autenticità possano essere dimostrate in qualsiasi momento per supportare, ad esempio, ricerca ed innovazione, validità legale, controversie su copyright e brevetti, scoperte scientifiche, questioni di proprietà e precedenza per governi e singole persone, e responsabilità.
La conservazione autentica a lungo termine ha anche bisogno di essere una preoccupazione primaria, in primo luogo, perché generazioni di materiale digitale sono già state perdute a causa dei mutamenti tecnologici e di pratiche di conservazione inadeguate, ed in secondo luogo, perché l’autenticità dei materiali digitali che sono sopravvissuti è attualmente difficile, se non impossibile, da dimostrare.
Questi problemi sono stati affrontati da numerosi progetti di ricerca che hanno sviluppato una conoscenza essenziale per la conservazione a lungo termine di documenti autentici prodotti e/o conservati in formato digitale, fornendo in tal modo la base sulla quale sono stati formulati policy, strategie e standard esemplari capaci di assicurare la longevità del materiale digitale e la capacità dei suoi utenti di credere alla sua autenticità.
Ad ogni modo, un risultato chiave del più esaustivo di questi progetti, InterPARES, è che, nonostante il corpus di concetti, principi e metodi sviluppati attraverso la ricerca scientifica costituisca l’essenziale fondamento e framework delle migliori pratiche, ogni soluzione ai problemi della conservazione digitale è specifica della situazione stessa, e deve essere concepita dai conservatori tenendo in considerazione:
- il contesto culturale, amministrativo, legale e funzionale nel quale essi operano;
- la natura e le caratteristiche delle organizzazioni che producono il materiale digitale che deve essere conservato;
- la tipologia del materiale prodotto e le sue caratteristiche documentarie e tecnologiche;
- le limitazioni imposte dalle risorse finanziarie e umane disponibili;
- la cultura organizzativa sia del produttore che del conservatore del materiale; e
- l'accesso a professionisti formati o programmi e risorse didattici.
Inoltre, mentre i risultati concettuali e metodologici di InterPARES ed altri progetti di ricerca sono egualmente applicabili ad organizzazioni e programmi più grandi o più piccoli, archivi con risorse limitate, che spesso hanno il più grande bisogno di assistenza, troveranno difficile applicare i risultati della ricerca senza specifiche direzioni su come avanzare.
InterPARES 3 tradurrà la teoria e i metodi della conservazione digitale tratti dalla ricerca aggiornata in piani di azione concreti per fondi documentari esistenti che devono essere conservati a lungo termine dagli archivi e unità archivistiche/documentarie all’interno di un’organizzazione dotata di risorse limitate.
Nel processo, sarà sviluppata una conoscenza dettagliata su:
- come la teoria generale e i metodi possono essere implementati in archivi e organizzazioni di piccole e medie dimensioni e diventare pratiche effettive;
- quali fattori determinano il tipo di implementazione appropriato per ogni complesso di documenti in ogni contesto; e
- quali skill professionali richiederanno di condurre tali operazioni.
Su questa base, moduli di insegnamento saranno sviluppati per programmi di training interni, workshop educativi continui e curricula accademici che forniranno professionisti con competenza non solo per conservare a lungo termine il patrimonio documentario della società in formato digitale, ma anche per garantire la responsabilità delle organizzazioni e istituzioni attraverso la protezione dell’accuratezza ed autenticità dell’informazione digitale che esse producono.
Il governo, il diritto, l’arte, la scienza e l’erudizione richiedono urgentemente piani concreti per la conservazione dei materiali digitali, in modo che le azioni, i pensieri, i risultati e i prodotti di oggi abbiano un futuro e il futuro abbia una memoria.
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